Un bivacco imprevisto
Gli escursionisti provano almeno una volta durante la loro esperienza a dormire all’aperto, senza un tetto sopra la testa e se tutto questo è ben pianificato l’esperienza dovrebbe risultare magica ed indimenticabile.
Vi possono essere però delle eccezioni, delle situazioni in cui l’escursionista si ritrova a dover trascorrere una notte all’aperto a causa di un improvviso cambiamento delle condizioni atmosferiche, perché l’imbrunire ci ha colto di sorpresa o ci si è persi.
L’escursionista coscienzioso valuta come affrontare queste situazioni critiche e l’essere organizzati permette di aumentare il margine di sicurezza.
Vediamo alcuni punti che ci permettano di fare un bivacco notturno con una certa sicurezza:
- Mantenere la calma.
- Nei casi gravi contattare il Soccorso Alpino.
- Cercare un riparo.
- Stare alla larga dai laghi e torrenti (umidità e insetti).
- Evitare gli avvallamenti (se piove, ci bagniamo immediatamente).
- Trovare uno spiazzo.
- Ripararsi dal vento e proteggersi dalla pioggia, neve.
- Costruire un muretto per ripararsi dal vento.
- Proteggere le nostre scorte alimentari.
- Avere nello zaino il sacco da bivacco.
Il sacco da bivacco è un piccolo accessorio ideale per tutti gli escursionisti/alpinisti: si tratta di un involucro di tessuto impermeabile, sottile e leggero, dentro il quale s’infila il sacco a pelo oppure in caso di emergenza ci si introduce per proteggersi dal vento, dalla neve e dalla pioggia. Il rivestimento argentato all’interno riflette il calore del corpo e crea un microclima isolandoci parzialmente dal freddo. Essendo un accessorio di emergenza il colore esterno è arancione per essere ben visibile ai soccorritori.
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