La nebbia
La nebbia rappresenta uno dei maggiori pericoli per l’escursionista, soprattutto in alta montagna quando si manifesta velocissimamente in banchi improvvisi. La nebbia si manifesta a seguito di variazioni meteorologiche, ad esempio dopo un temporale, ed è pericoloso incontrarla durante un’escursione perché mette a dura prova la possibilità di orientarsi anche per i più esperti, e si può vagare senza meta. Questa situazione comporta la probabilità di smarrirsi facilmente e qualora sia necessario chiedere soccorso non si è in grado di descrivere la propria posizione rendendo più difficili le ricerche. Non è da escludere che una situazione del genere possa determinare anche di dover bivaccare la notte (per evitare di perdersi, cadere o scivolare). Un altro problema è che l’umidità che condensa nella nebbia si deposita al suolo e può rendere bagnata e scivolosa la roccia, in caso di temperature al di sotto dello zero può formare delle superfici di ghiaccio.
Come ci si comporta in caso di nebbia?
- Osservare costantemente il terreno.
- Attenzione che le pietre diventano scivolose.
- Osservare costantemente i mutamenti del tempo.
- Consultare la cartina topografica.
- Nella condizione peggiore fermarsi e aspettare che la nebbia diradi.
- Orientarsi seguendo i riferimenti che via via s’incontrano.
- Cercare di non perdere i punti di riferimento.
- Se dovesse servire utilizzare il fischietto.
- Approfittare di ogni diradamento o schiarita per riorientarsi.
- Effettuare la gita alla mattina di buon’ora
- Non esitare a ritornare sui propri passi per ritrovarsi all’ultimo punto che era stato definito con sicurezza sulla carta o che si era riconosciuto.